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Pulizia Armi e Armature

Chiuque possieda una spada collezionista o meno, conosce l'importanza di una lama lucida e curata. Con questa guida si vuole fornire alcuni consigli per una corretta manutenzione delle lame. Di certo una spada ben tenuta dura più a lungo ed è più bella. Alcune regole sono tuttavia la base da cui partire: la pulizia deve essere fatta PRIMA che si formi la ruggine, le spade vanno controllate almeno 1 volta a settimana. Anche se vi sono alcune procedure e trattamenti più o meno standard, va considerato sempre, al fine di evitare danni, il tipo di acciaio della lama. Per gli acciai 420 e 440 a, la manutenzione si riduce a pochi accorgimenti, quali una sfrofinata con un panno morbido leggermente imbevuto di olio per armi (gun oil tipo Gun Store della CRC o in alternativa olio singer) da ripetersi periodicamente. Sconsiglio il ricorso a protettivi o lubrificanti aggressivi!. Più complicata diventa la cura di acciai damascati o ad elevato tenore di carbonio come gli AISI 1050, vista la loro tendenza a macchiarsi. In questo caso in via preventiva è utile il ricorso a spray o grassi a base siliconica: attenzione va posta nell'effettuare una buona pulizia quando la lama viene toccata con le mani!. In commercio esistono degli ottimi grassi per armi (assicuratevi che siano a base neutra) tipo il beretta gun oil che possono fare a caso vostro. Una buona alternativa anche se non proprio economica è rappresentata dagli sword oil tipo quello dell' hanwei o dai grassi marini ad alta resistenza. Per le macchie già formate si può ricorrere a della pasta abrasiva posta su un batuffolo di cotone (in casi estremi a carta abrasiva ultra sottile); assicuratevi di rimuovere i residui di pasta completata l'operazione mediante alcool o meglio con acqua demineralizzata (potete usare della semplice acqua bollita), molte paste abrasive contengono acidi che possono danneggiare l'acciaio. Per ripristinare l'originale lucentezza dell'acciaio, un metodo poco aggressivo ma efficace consiste nell'usare polvere di talco (meglio se di talco veneto, è possibile reperirlo in farmacia) da passare con un panno morbido, lo stesso procedimento si può effettuare con la polvere delle pietre usate per l'affilatura mescolata ad acqua. Evitate i prodotti lucidanti per acciai e le paste pulisci metalli: contengono una base acida corrosiva!. Un discorso diverso va fatto per la manutenzione delle katane. In tal caso, (in commercio esistono vari kit di pulizia) si fa ricorso agli appositi strumenti: l'uchiko ossia il “pompon” colorato che contiene l’Uchigumori una sottile polvere ricavata dall'ultima pietra usata per la politura (ha un delicato effetto abrasivo che elimina l'olio o eventuale sporcizia dalla lama), il mekuginuki ovvero il  martelletto-punteruolo che ha la funzione di togliere e rimettere i mekugi (i chiodini di bambu che fissano il manico alla lama), i nugui gami ossia fogli di carta di riso che leggermente abrasivi e assorbenti tolgono l'olio in eccesso. Questi vanno affiancati al Choji Oil (olio di chiodi di garofano facilmente reperibile su ebay) e ad un panno di flanella. Una piccola raccomandazione è di obbligo: questo procedimento non va mai fatto su lame di acciaio 440 ne su katane con hamon (quella linea andulata che delimita il tagliente) stampato o fatto ad acido. In caso di pulizia accurata attraverso il martelletto "mekuginuki"  separate la lama dalle altre parti.

Le fasi di pulizia di una katana si possono riassumere in 4 punti:

1.la carta di riso va passata più volte per rimuovere i detriti e l'olio vecchio,

2. con l'uchiko (il pompon) si tampona la lama ad intervalli di 10 cm,

3. si ripassa la carta di riso,

4. poi si passa il panno flanella con poche gocce di choji oil stando attenti a non farlo grondare e a rimuovere l'olio in eccesso.

In conclusione della guida raccomando, come detto all'inizio, un controllo periodico delle vostre lame: la giusta manutenzione è sempre frutto di un adeguato controllo!.